Istituto Nazionale di Fisica Nucleare
SEZIONE DI MILANO-BICOCCA
Disciplinare congiunto e integrativo alla convenzione fra Enti, per la Gestione dei Laboratori di elettronica
14/01/2025
Sommario
3. ATTIVITA’
SVOLTE NEI LABORATORI DI ELETTRONICA
6.1. Shock
elettrico (elettrocuzione).
6.3. Incendio
di origine elettrica.
7. LAVORAZIONI E PROCEDURE PARTICOLARI
7.2. Operazioni Di Test Elettrico E Riparazioni
7.4. Movimentazione Dei Carichi
10. LAVORI
IN MISSIONE ED IN ALTRI AMBIENTI
11. SOMMARIO
DELLE NORME DI SICUREZZA E COMPORTAMENTO
11.1. Norme Di Sicurezza Generali
11.2. Norme Di Sicurezza D’uso
Norme di comportamento alla frequentazione dei locali U1-3053 e U2-3028 afferenti al Laboratorio di Elettronica, ubicati presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Milano‑Bicocca, Piazza della Scienza, 3 Milano. I locali del laboratorio sono concessi in uso alla Sezione INFN di Milano Bicocca nell’accordo di convenzione tra Università degli Studi di Milano Bicocca e INFN. I laboratori possono essere frequentati sia da personale dipendente dell’INFN sia da personale dipendente dell’Università degli Studi di Milano Bicocca.
L’accesso alle zone dei Laboratori di elettronica è riservato al personale autorizzato, indicato in apposito elenco affisso all’ingresso del laboratorio a cura del Responsabile del Servizio di Elettronica, di nomina INFN. Il Responsabile del Servizio, di seguito indicato come “Preposto” e indicato nel medesimo elenco, avrà cura di aggiornare l’elenco secondo necessità e almeno una volta all’anno. Il personale potrà essere ritenuto 'autorizzato' previa frequenza degli appositi corsi di formazione, informazione e addestramento stabiliti in base al profilo di rischio. I visitatori possono accedere al laboratorio solo previo accordo con il Responsabile del Servizio. Sarà cura del Responsabile del Servizio verificare che il personale autorizzato e i visitatori conoscano questo regolamento.
Il visitatore, sia esso dipendente o meno, potrà avvicinarsi
alle zone di lavorazione dove si trovano i tavoli da lavoro solo sotto la piena
responsabilità del Preposto.
In assenza del Preposto, i visitatori possono accedere solo in presenza del personale autorizzato, preventivamente informato dal Preposto, che acconsentendo all’accesso se ne assume la responsabilità.
Il Preposto, di norma, in caso di lavori o misure con rischio, deve invitare i visitatori ad allontanarsi immediatamente dalle zone non consentite.
Tutti i lavori da eseguire devono essere sempre preventivamente approvati e concordati con il Preposto al fine di razionalizzare l’uso delle risorse disponibili e per individuare le procedure più corrette e sicure.
In mancanza di approvazione le eventuali operazioni compiute saranno a totale responsabilità dell’operatore.
Eventuali lavori meccanici, che richiedono l’uso di attrezzi dedicati, dovranno essere svolti nel rispetto delle norme d’uso accompagnanti gli attrezzi, utilizzando i Dispositivi di Sicurezza Individuali, DPI, prescritti e solo dal personale formato e addetto al Servizio.
Nelle zone di lavoro dei Laboratori di elettronica, non è ammesso l’uso di fiamme libere, l’uso di gas compresso in bombole ed altri prodotti pericolosi per la salute dei lavoratori in genere. Se necessarie tali lavorazioni dovranno essere concordate con il Preposto e/o con il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione.
Nel caso di inosservanza delle regole prescritte potranno essere adottati i provvedimenti previsti dalle leggi vigenti.
Si ricorda l’obbligo di ogni lavoratore a non rimuovere, modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza, di segnalare, di controllare ed utilizzare correttamente i macchinari, le apparecchiature, gli utensili e le altre attrezzature di lavoro. Inoltre, i lavoratori hanno l’obbligo di segnalare immediatamente le deficienze di mezzi e dispositivi e le eventuali condizioni di pericolo di cui vengono a conoscenza, sospendendone immediatamente l’eventuale utilizzo.
Le attività svolte nel laboratorio riguardano principalmente la caratterizzazione, studio, misurazione a riparazione di circuiti elettronici e digitali, nonché il loro uso accoppiati a sensori. Per queste finalità sono usati una vasta quantità di strumenti tutti marcati CE, che vanno usati con attenzione giacché malfunzionamenti potrebbero comunque verificarsi.
L’alimentazione normalmente impiegata nei circuiti elettronici è confinata nella fascia denominata ‘basse tensioni’, ovvero tensioni inferiori a 20/30 V. In questa fascia di valori non si evincono rischi elettrici nel toccare parti del circuito in misura alimentate.
Tuttavia, si sconsiglia comunque di toccare i circuiti sotto analisi senza adeguata precauzione perché la potenza dissipata potrebbe generare riscaldamenti locali: temperature superficiali maggiori di 50°C possono creare dolore e danni cutanei. Normalmente gli alimentatori usati per le basse tensioni presentano indicatori della tensione impostata e della corrente erogata. Il prodotto di questi due parametri fornisce la potenza dissipata che, se contenuta in qualche decina di mW (0.01 W=10 mW), dovrebbe essere una garanzia di una temperatura contenuta, se la superficie del circuito non fosse estremamente piccola. Una analisi più precisa è fornita dalla creazione della mappa della temperatura della superficie del circuito che è possibile generare con una termocamera.
Vi sono progetti in cui è previsto l’impiego di tensioni più elevate, generalmente quando i circuiti vengono valutati in connessione ai rivelatori. Per intervalli di tensione maggiori di 20/30 V occorre fare particolare attenzione a non toccare le parti alimentate. Solo il personale autorizzato dal Preposto può operare in questi casi ed i banchi o zone limitrofe vanno confinate da opportuni elementi di segnalazione e delimitazione. I rischi e le norme da seguire legati alla presenza di campi elettrici intensi sono descritti nella sezione dedicata 6 (RISCHI ELETTRICI)
Va altresì ribadito di rispettare le norme legate all’utilizzo della rete elettrica: non manomettere spine/prese a cavi adibiti alla connessione della strumentazione e non infilare oggetti a punta metallici nelle prese stesse.
L’assemblaggio di prototipi, la riparazione e la modifica di parti di circuito sono ulteriori compiti svolti all’interno dei Laboratori. Queste altre attività prevedono l’uso di strumenti di saldatura e dissaldatura a stagno, nonché l’uso di pinze, pinzette, tronchesini e quant’altro serva alla bisogna. I rischi e le norme da seguire legati all’utilizzo di stazioni saldanti sono descritti nella sezione dedicata 7.3 (Saldatura).
Nei Laboratori di Elettronica sono presenti 2 camere climatiche capaci di operare nell’intervallo di temperatura che si stenda da -70 °C a 250 °C. Solo il personale autorizzato dal Preposto, indicato in apposito elenco affisso all’ingresso dei locali, può operare siffatte camere climatiche.
Comunque sia è fatto obbligo di non aprire mai le camere climatiche a meno che la loro temperatura interna sia compresa tra 20 °C e 50 °C: se la temperatura della camera climatica fosse minore di 20 °C si correrebbe il rischio di creare condensa e/o ghiaccio che dovrebbe essere prontamente rimosso per non creare danni, mentre se la temperatura fosse maggiore di 50 °C si potrebbe correre il pericolo di essere investiti da una ondata di calore.
I due laboratori sono dotati di porte con maniglioni di sicurezza. Non è consentito ingombrare gli spazi adiacenti con sedie, tavoli o quant’altro richieda la presenza di personale stabilmente presente e seduto.
Al di fuori dei laboratori ci si deve attenere al piano di fuga e raccolta predisposto dal Dipartimento e si invita ad informarsi sulle predisposizioni in essere.
Tutte le persone che frequentano a qualunque titolo ambienti dove è presente la rete elettrica, quindi anche il Laboratorio di Elettronica, sono esposte ad un potenziale rischio elettrico. I pericoli connessi con l'uso dell'elettricità possono essere presenti nell'ambiente o legati al comportamento umano. I pericoli presenti nell'ambiente possono essere definiti come situazioni idonee a produrre infortuni, per difetti di isolamento di un'apparecchiatura, cavo in tensione senza adeguato rivestimento isolante etc.; mentre i pericoli legati al comportamento umano si possono definire come azioni pericolose suscettibili di produrre infortuni: mancanza di esperienza, scarsa preparazione, ecc.
In generale i pericoli legati ai campi elettrici derivano da:
ü
Shock elettrico.
ü
Arco elettrico.
ü
Incendio di origine
elettrica.
Il passaggio di una corrente elettrica nel corpo umano provoca una “scossa elettrica”, elettrocuzione, la quale produce una sensazione dolorosa e talvolta mortale. La corrente introdotta si somma in modo casuale alle piccole correnti presenti con le quali il cervello gestisce tutti i nostri organi, generando comportamenti completamente scoordinati, in particolar modo per gli organi vitali come il cuore.
Possiamo distinguere le modalità con cui si può verificare l’elettrocuzione attraverso il contatto diretto del corpo umano:
· con due conduttori a diverso potenziale;
· con un conduttore e la terra.
· Per contatto indiretto con un oggetto accidentalmente in tensione rispetto a terra (ad esempio l’involucro di un’apparecchiatura, di uno strumento che normalmente dovrebbe essere isolato).
La corrente elettrica, attraversando il corpo umano, può causare:
· Interferenza con i segnali elettro‑biologici delle fibre nervose e muscolari:
- Tetanizzazione (contrazione spasmodica dei muscoli) fino alla paralisi respiratoria;
- Fibrillazione (contrazione scoordinata) del muscolo cardiaco fino all’ arresto;
- Lesioni degli organi di senso (vertigini, cecità);
- Lesioni neurologiche del midollo spinale (paralisi temporanea).
· Ustioni dirette, superficiali e profonde (sviluppo calore per effetto joule).
· Ustioni indirette: l’effetto termico provocato dalla circolazione di corrente (anche a bassa tensione) può portare la temperatura di parti di apparecchiature a livelli pericolosi. Non trascurabile il danno provocato agli occhi e alla pelle (ustioni) da radiazioni ultraviolette emesse dall’arco voltaico.
· Traumi per urti e cadute conseguenti all’elettrocuzione.
Il danno derivante da shock elettrico dipende dalla durata del contatto, dall’intensità e dalla frequenza del campo elettrico. La banda di frequenza più pericolosa è proprio intorno alla frequenza di rete (50-60 Hz).
Per liberare una persona malauguratamente soggetta a elettrocuzione occorre agire con una spinta intensa e breve, per non cadere soggetti a propria volta alla medesima costrizione o, meglio ancora, spingerla contattandola con una materiale isolante.
È costituito da una sorgente di calore assai intensa e concentrata, con emissione di gas e di vapori surriscaldati e tossici, irraggiamento termico e raggi ultravioletti che si manifestano in caso di guasto o di manovre su apparecchiature elettriche ad esempio in caso di corti circuiti.
In caso vi siano presenti alte tensioni le scariche elettriche possono verificarsi in presenza di materiali conduttivi con sagoma puntiforme: è regola evitare la presenza di sagome di questa forma in applicazioni che prevedono l’utilizzo di alte tensioni.
È un incendio dovuto ad un’anomalia o ad un guasto (ad esempio sovraccarico dell’impianto elettrico, sottodimensionamento dei cavi elettrici, ecc.) che causano l’innesco della combustione, per l’alta temperatura sviluppata o per la produzione di scintille, provocando incendi o l’esplosione di materiali o gas particolarmente reattivi.
Attenzione: il guasto di un’apparecchiatura potrebbe condurre al danneggiamento di altre apparecchiature ad essa collegate ed eventualmente renderle pericolose.
È comunque consigliato togliere tensione alle attrezzature e alla linea di alimentazione quando non in uso.
Tutti i lavori da eseguire presso i laboratori del Servizio di Elettronica devono essere sempre concordati con il Preposto, al fine di razionalizzare l’uso delle risorse disponibili e per individuare le procedure più corrette e sicure.
Il personale afferente ai Laboratori di elettronica si assume, data la specifica qualifica, il percorso formativo e l’esperienza maturata, che sia in grado di operare nel contesto in questione. Nello svolgimento del proprio lavoro gli utenti dei Laboratori di elettronica sono tenuti a seguire le seguenti regole generali:
· Non iniziare un lavoro se non si sono comprese le attività da svolgere e non eseguire un’operazione per la quale non si ritiene di essere sufficientemente preparati; occorre in tal caso, prima chiedere i chiarimenti e ragguagli necessari.
· Durante il lavoro indossare vestiario appropriato e i DPI previsti.
· Lavorare in sicurezza mantenendo sempre una posizione stabile e ben bilanciata.
Particolare attenzione si deve riporre nell’uso della strumentazione a disposizione, avendo cura di verificare che sia provvista di marcatura CE e priva di difetti. Ogni strumento deve essere utilizzato per le operazioni consentite e riportate dal proprio manuale d’uso, eventuali usi impropri non sono ovviamente né consentiti né autorizzati.
Prima di utilizzare qualsiasi strumento non conosciuto, leggere il manuale delle istruzioni, in particolare le norme di sicurezza previste dal costruttore.
Non lasciare mai senza controllo le apparecchiature in prova. Prima di intervenire su apparecchiature connesse a tensione di rete per un qualsiasi intervento, sconnettere il cavo di alimentazione (non è sufficiente assicurarsi che l’interruttore d’accensione sia aperto), al fine di evitare che, anche accidentalmente, si ripristini l’alimentazione e prestare attenzione a non toccare i capi di condensatori di alto valore prima di essere sicuri che siano scarichi. Eventualmente, procedere alla loro scarica connettendo in parallelo una resistenza di valore non troppo piccolo, decine di KΩ, avendo cura di non toccare direttamente col corpo nessuna parte elettrica ed attendendo un tempo opportuno.
Quando si rendono necessarie misure all’interno di apparecchiature alimentate con tensione di rete mentre in funzione, quindi alimentate, situazione molto rara nei nostri Laboratori di Elettronica, non operare soli in laboratorio, usare i necessari DPI (Guanti dielettrici e pedana o tappeto isolante di gomma, anche se nei nostri edifici il pavimento è isolato). Utilizzare cavi, puntali e coccodrilli isolati e con protezione per evitare contatti accidentali. Non portare gioielli o altri oggetti metallici che potrebbero entrare in contatto accidentale con parti sotto tensione. È buona norma operare con una sola mano, in modo da evitare il rischio di chiudere il circuito elettrico attraverso il proprio corpo.
Prestare massima attenzione ai tubi a raggi catodici presenti nei vecchi televisori e nei monitor: fare attenzione a non urtarli accidentalmente con gli attrezzi per non provocare implosioni.
Prestare massima attenzione alle apparecchiature con emissione di radiazioni non ionizzanti (laser, lampade UV, etc.). Attenersi scrupolosamente ai libretti di istruzione e/o alle procedure concordate con il Preposto.
Nei nostri Laboratori di Elettronica per saldatura/dissaldatura si intende quella a stagno (privo di piombo) di componenti elettronici. Questi strumenti hanno una lancia con estremità metallica termostata in grado di fondere lo stagno. La temperatura è in genere regolabile e compresa tra 250 °C e 500 °C.
È ovviamente vietato toccare con mano o qualsiasi altra parte del corpo nuda o coperta da vestiti la punta metallica del saldatore/dissaldatore, anche se lo strumento fosse spento (potrebbe essere stato spento da poco!), onde evitare scottature o bruciature di vestiti o quant’altro. Il saldatore va sempre impugnato nella parte predisposta, plastica, chiaramente riconoscibile.
Ogni banco è predisposto di un aspiratore di fumi regolabile sia in posizione che nel livello di aspirazione. È considerato di obbligo usare in modo adeguato l’aspiratore durante ogni fase di saldatura.
Non toccare mai la parte metallica dove si intende effettuare la saldatura. Quando due parti metalliche devono essere saldate assieme non usare le mani, sia pure provviste di guanti (i guanti DPI che si adottano per queste operazioni sono in genere sottili per garantire sensibilità e non proteggono a lungo contro il calore), per tenere vicine le due parti, ma usare pinze o pinzette o morsette adeguate.
Potrebbe verificarsi un qualsiasi effetto accidentale durante la manipolazione del saldatore (scivolamento o caduta della lancia). Cautelarsi con l’uso di grembiuli e calzature entrambe DPI.
Ciò detto è stabilito che l’utilizzo dei saldatori/dissaldatori deve essere svolto da personale istruito e previo consenso del Preposto.
Per lo svolgimento di attività legate al Servizio, può rendersi necessario movimentare carichi, anche in condizioni e posizioni disagiate.
Per fare ciò si deve sempre valutare il peso del carico da movimentare, la possibilità di presa, lo spazio circostante e la stabilità del corpo dell’operatore. In generale evitare di effettuare movimentazioni manuali di carichi pesanti. Se la movimentazione manuale non può essere evitata, organizzarsi in modo che l'operazione sia il più possibile sicura e sana: non sollevare mai carichi superiori ai 20 kg e fare sempre in modo che la presa sia sicura, il carico ben equilibrato e tale da non compromettere la visuale. Anche nel caso di carichi sollevabili da una persona singola, sarebbe bene non effettuare da soli alcuno spostamento, al fine di evitare di incorrere in possibili incidenti. Si deve tener conto che oltre al danno diretto che possiamo causare a noi stessi, potremmo causare anche danni ad altre persone, nonché danni al materiale presente nella zona.
Durante la movimentazione di carichi è richiesto l’uso di calzature protette, DPI.
Si fa presente che per questo tipo di operazioni è necessario utilizzare le protezioni personali previste dalla normativa e scale conformi alla normativa vigente. Tale operazione non potrà mai essere compiuta da una singola persona: è sempre necessaria la presenza di altro componente del servizio.
Il personale che essendo afferente al servizio svolge normalmente la propria opera all’interno delle zone riservate, deve garantire un comportamento adeguato al fine di evitare ove possibile gli infortuni sul lavoro.
Il personale è tenuto ad utilizzare i DPI in dotazione, risultato della valutazione del rischio.
I DPI devono essere tenuti con cura ed in caso di loro deterioramento deve essere fatta tempestiva segnalazione al Preposto al fine di provvedere con l’ausilio del Servizio Prevenzione e Protezione alla loro sostituzione.
Si deve sempre evitare l’uso di DPI alternativi e non in dotazione, soprattutto evitando di adottare dispositivi non suggeriti dal Servizio di Prevenzione e Protezione.
L’uso di prodotti chimici deve avvenire solo dopo aver preso conoscenza delle caratteristiche e del grado di pericolosità degli stessi; dovranno essere manipolati e stoccati osservando le indicazioni delle etichette, le istruzioni fornite dalle Schede di Sicurezza e comunque con le elementari regole di buona prassi. Nei laboratori di Elettronica pertanto dovranno essere custodite le Schede di Sicurezza di tutti i prodotti in uso.
I laboratori vanno mantenuti puliti ed in ordine. È vietato fumare, conservare ed assumere cibi e bevande, non devono essere introdotte sostanze ed oggetti estranei alle attività di lavoro.
Prima di lasciare i locali a fine di giornata, accertarsi che tutte le apparecchiature non utilizzate per misure continue siano spente.
Il lavoro svolto fuori dalle ore usuali (lavoro straordinario) dovrà essere preventivamente autorizzato. Per il lavoro svolto nei vari locali del Servizio di Elettronica ne dovrà essere informato il Preposto.
Non è ammessa la presenza di un solo operatore in laboratorio per evidenti motivi di sicurezza.
Si ritiene di dover attirare l’attenzione del personale sulle situazioni che si potrebbero verificare in luoghi e laboratori del dipartimento diversi dai locali adibiti al Servizio Elettronica, presi in esame in questo documento.
Quando si deve operare in un ambiente diverso, sia in missione che in altro locale del Dipartimento, è opportuno cercare di venire a conoscenza preventivamente di tutte le informazioni riguardanti le operazioni che si dovranno svolgere, gli strumenti che si dovranno utilizzare, facendosi inviare le sigle degli strumenti stessi, e della organizzazione dell’ambiente stesso in cui si dovrà operare, facendosi inviare fotografie e le schede di sicurezza locali. Ovviamente, nel caso di locali del Dipartimento, basterà una semplice ricognizione preventiva per raccogliere tutte le informazioni.
In questo modo il Preposto, consigliato dal personale e dal Servizio di Prevenzione e Protezione locale e del luogo di missione, in caso di missione, potrà predisporre tutti i DPI necessari ed eventualmente procurare quelli non normalmente in dotazione, da indossare nel locale di missione. Se necessario il personale in missione dovrà affrontare opportuni corsi di formazione, se fosse richiesto l’utilizzo di strumentazione o l’effettuazione di attività mai affrontate in precedenza.
Il Preposto dovrà informarsi con il Servizio di Prevenzione e Protezione del luogo di missione nei riguardi dei piani di evacuazione in caso di incidenti gravi. Bisognerà venire a conoscenza se per essi sia solo necessario consultare le predisposizioni, nel caso di ambienti contenuti, o sia necessario seguire veri e propri corsi, è il caso, per esempio, nella frequentazione di laboratori sotterranei.
È importante che ci si assicuri di tutte le norme da seguire in caso si debba operare in ambienti con presenza di sorgenti radioattive o acceleratori. Il personale, in funzione del livello di esposizione opportunamente indicato dagli addetti locali, potrebbe essere considerato esposto, seguire corsi di formazione, sottoporsi a controlli medici periodici ed essere dotato di dosimetro.
La mancata osservanza di tutte le procedure considerate comporta una assunzione di responsabilità diretta da parte del personale e del suo referente in loco.
Lavorazioni senza i necessari DPI assegnati al personale comportano da parte dello stesso e del suo Preposto assunzione di responsabilità diretta.
Di nuovo, è opportuno informarsi, prima di realizzare operazioni delle quali non si abbia assoluta padronanza, prima di maneggiare solventi e/o prodotti chimici in genere, prima di operare con liquidi o gas criogenici e, per ogni operazione di cui non si abbia completa conoscenza.
Infine, nel caso il personale debba svolgere le proprie mansioni in ambienti in cui sono presenti strumenti o quant’altro non noti, è obbligato ad informarsi sulle opportune distanze di sicurezza da osservare e rispettare, nonché acquisire tutte le informazioni sulle eventuali segnalazioni di pericolo, che dovrà monitorare.
ü Tenere lontano gli estranei, se non considerati qualificati: i visitatori devono rimanere a distanza di sicurezza;
ü Leggere il manuale di istruzioni prima di utilizzare uno strumento, valutare le applicazioni e i limiti, così come i possibili pericoli;
ü Aver cura che la strumentazione da utilizzarsi sia provvista di marcatura CE e priva di difetti;
ü Prima dell’uso verificare l’efficienza della strumentazione e il funzionamento, eseguendo, se richieste, le operazioni di verifica indicate dai manuali operativi;
ü Usare le protezioni, DPI, e mantenerle funzionali, se una qualsiasi parte è danneggiata, questa deve essere riparata o sostituita;
ü Verificare, se previsto, che la strumentazione sia collegata elettricamente a terra;
ü Evitare accensioni accidentali. Assicurarsi che l’interruttore sia nella posizione “Spento” (“OFF”) prima di collegare il cavo elettrico;
ü Eventuali usi impropri della strumentazione non sono consentiti e neppure autorizzati;
ü Non utilizzare strumenti e/o attrezzature elettriche in luoghi umidi o bagnati,
ü Assicurarsi che il luogo di lavoro sia sempre adeguatamente illuminato;
ü Non utilizzare la strumentazione oltre i parametri di funzionamento: lavorerà in modo migliore e più sicuro se usata correttamente;
ü Usare il giusto utensile relativamente alle lavorazioni da eseguire;
ü Lavorare sempre in sicurezza, indossando vestiario appropriato e usare i corretti DPI quando necessario;
ü Dovendo intervenire su attrezzature elettriche, per riparazioni o manutenzioni, si deve avere l’avvertenza prima di togliere tensione e poi di iniziare ad operare. L’attrezzatura deve essere ricomposta a norma prima del suo usuale utilizzo: è assolutamente vietato lavorare con apparati in tensione non predisposti rispettando le norme del costruttore;
ü È vietato compiere operazioni non previste dai manuali d’istruzione.
ü Assicurarsi che tutte le macchine siano adagiate su piani solidi ed in modo adeguato;
ü Nel caso di esecuzioni di riparazioni su macchine poste su scaffali e/o in sistemi rack, assicurarsi che l’uso della strumentazione manuale e/o elettrica non arrechi danno a sé e/o ad altri;
ü Le norme di buona condotta operativa devono essere sempre rispettate da tutti, evitando azioni che possano determinare pericoli di sorta.
ü Non lasciare mai incustodite apparecchiature e/o schede con parti esposte a tensioni di rete non protette;
ü Esporre la segnaletica di sicurezza, quando necessario; nel dubbio interpellare il Servizio di Prevenzione e Protezione.
ü Prendere sempre visione dei libretti
di istruzione e/o delle procedure;
ü Usare sempre utensili in buone condizioni e adatti per ogni lavorazione;
ü Utilizzare sempre materiale a norma, in caso di problemi interpellare il Servizio di Prevenzione e Protezione;
ü Usare accessori raccomandati: l’uso di accessori impropri può provocare incidenti.
Per una corretta manutenzione bisogna ricordare di:
ü Pulire costantemente la strumentazione;
ü Sottoporla a manutenzione periodica in modo da non compromettere le prestazioni o la durata dello strumento;
ü Sostituire, alle scadenze raccomandate, gli accessori che si possono deteriorare usando quelli consigliati e/o in dotazione alla strumentazione;
ü Non sottoporre mai a manutenzione di propria iniziativa e in modo artigianale la strumentazione se non si è autorizzati.
Il presente documento è stato redatto dal Direttore della Sezione INFN di Milano‑Bicocca e dal Responsabile del Servizio di Elettronica, Preposto del Laboratorio, e concordato con il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione della Sezione e il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione dell’Università di Milano Bicocca.
Visionato e approvato da:
Responsabile del Servizio di Elettronica
&
Preposto dei Laboratori di Elettronica
_______________________________________________
Dott. Gianluigi
PESSINA
Datore di Lavoro
Direttore della Sezione INFN di Milano
Bicocca
_______________________________________________
Prof. Tommaso
TABARELLI DE FATIS
Dirigente
Direttrice del Dipartimento di Fisica
_______________________________________________
Prof.ssa Claudia
RICCARDI
Emesso da:
Datore di Lavoro
Direttore della Sezione INFN di Milano
Bicocca
_______________________________________________
Prof. Tommaso
TABARELLI DE FATIS